Ma perché dobbiamo dialogare con chi riteniamo aggressivo, limitato, arrogante o semplicemente un po’ stupido? Chi ce lo fa fare?
Dialogare non è una cosa semplice. È più facile parlare e dire agli altri in cosa stanno sbagliando, cosa dovrebbero fare. Giudicare e puntare il dito su errori e difetti. Più facile astenersi dal dire e aderire tacitamente. Seguire le indicazioni di una persona di cui magari mi fido “ciecamente”, o che temo, e mettere via il mio io, il mio pensiero, le ricchezze della mia esperienza umana, lasciandomi passivamente convincere dalle sue convinzioni.
In genere, quando si discute, qualcuno ha ragione e qualcuno ha torto. Qualcuno vince e qualcuno perde, e non sempre per la giustezza di ciò che si dice. Spesso vince il fatto di alzare la voce, e a perdere è la paura, silenziosa silenziosa, di esistere, di perdere la stima di altri e altre. La paura delle conseguenze. Si può vincere grazie a prepotenza e cocciutaggine, e perdere per pigrizia, per la non voglia…