Lisa ha detto...

dossier le storia del budda

Ciao a tutti, ho conosciuto la pratica buddista 15 anni fa, avevo 14 anni. Sono andata ad un meeting perché un mio caro amico aveva cominciato a recitare e siccome in cerca della sua spiritualità si era già infilato in strani gruppi, ho sentito il dovere di vedere dove andasse e per cosa stava tanto sentendo.
E così ho iniziato a recitare anche io. Mai con costanza (in fondo durante l'adolescenza quanti riescono a fare qualcosa con costanza?), ma ho ottenuto enormi benefici, primo fra i quali l'aprirmi al mondo ed abbandonare la mia introversione, per poi incontrare non molti anni dopo l'amore della mia vita.
C'è però un però. Perdonatemi il gioco di parole. Più volte sono stata alla Soka Gakkai, più volte ho tentato un approccio più "disciplinato", più volte non ci sono riuscita. Probabilmente perchè le regole non fanno per me, o forse perchè per mia natura non riesco ad accettare nessuna filosofia o religione come viene fornita, preconfezionata, in sostanza non ho mai preso il Gohonzon, non mi sono mai affiliata, e pur avendo più volte cercato di partecipare assiduamente a gruppi, la voglia di trovare perfezione e coerenza (sia nelle persone che nei principi) mi ha sempre impedito di abbraciare pienamente il buddismo. Così ho continuato a recitare da sola, ho stampato la pergamena (lo so state rabbrividendo). Ma quello che mi frena è appunto questo: precetti che finiscono col diventare dogmi. Scrivo qui perchè ho letto commenti interessanti ed intelligenti, spero di non aver offeso nessuno, non è nei miei intenti, cerco solo discussione positiva, vorrei capire e capirmi.

(commento del 4 gennaio 2012)
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